Attimi di Ghiaccio

La vita di ognuno è fatta di tanti attimi, la mia è fatta di attimi per la maggior parte vissuti nel ghiaccio, sia nella forma metaforica che in quella del tutto reale. Abituato quindi al freddo dentro e fuori, ho voluto rappresentare l'attimo regalando uno scatto fotografico al mio ambiente naturale: il ghiaccio. Ho voluto regalargli il calore del colore e la fantasia delle immagini celate, che si possono scoprire al suo interno. Ho voluto rendere accoglienti anche a me stesso ed al mio cuore i miei "Attimi di ghiaccio".

domenica 30 dicembre 2012

Figlio di un Dio minore

Figlio di un Dio minore

Troppo buio intorno, Troppo silenzio

Scende il buio nel piccolo porto buio ed anch’io
dimenticato figlio di un Dio minore spengo l’ultima
luce e piano piano scompaio nell’oscurità, senza
aver lasciato traccia alcuna del mio passaggio
ne memoria, ne disturbo.

venerdì 21 dicembre 2012

Benvenuto in un piccolo universo

rose

Oggi forse verrai per la prima volta a vedere questo blog, un piccolo universo
dove non c’è nulla ma non manca niente……

Voglio donarti una cosa
che avrei voluto darti
una sera, al tramonto
tanto tempo fa, quando 
l'ultima luce del sole
arrossava la corteccia
della vecchia sequoia,
eri sdraiata sul prato
e prendesti la mano
che ti porgevo
per portarti lontano
Tu aspettavi quel dono
ma io l'avevo perso nella
timidezza dell'età .
E' solo un bacio
nell'incavo del collo
ma contiene una magia.

mercoledì 12 dicembre 2012

La chiavetta della pendola

la chiavetta

Finchè ancora tempo,mio amore
e prima che bruci Parigi
finchè ancora tempo, mio amore
finchè il mio cuore è sul suo ramo
vorrei una notte di maggio
una di queste notti
sul lungosenna Voltaire
baciarti sulla bocca
e andando poi a Notre-Dame
contempleremmo il suo rosone
e a un tratto serrandoti a me
di gioia paura stupore
piangeresti silenziosamente
e le stelle piangerebbero
mischiate alla pioggia fine.

giovedì 6 dicembre 2012

La Pendola

la pendola

Spesso i gesti della quotidianità restano congelati nella memoria dei bimbi come ibernati….
poi piano piano si scongelano e tornano vividi colori e contorni nei ricordi di un adulto….
di un genitore….di un nonno….così anche quella chiavetta strana, oggetto del desiderio,
che la mamma usava tutte le sere per ricaricare la vecchia pendola e quel fastidioso cra cra
del meccanismo che si caricava, riescono oggi a scaldare il cuore.

Io non ho mai avuto una pendola in casa, forse non ho mai avuto nemmeno una vera casa, ma ricordo
con un po’ di tenera invidia quella in casa della ragazzina dai capelli rossi. Non era un pezzo di
grande valore ma era diventata parte della famiglia. La sera, verso le sette, iniziava il rito, la mamma tirava fuori
dal cassetto una piccola splendida chiave dorata, oggetto del desiderio della mia amica, con la quale
caricava la vecchia pendola e quando il babbo rientrava la sera chiedeva sempre se era stata ricaricata.
Anche se ci penso e ripenso non riesco ad individuare un rito che in un certo modo abbia fatto casa
tra le quattro mura dove risiedevo ma non vivevo. Forse per questo quella ragazzina dai capelli rossi è
diventata una così bella persona, legata alle sue tradizioni ed io , invece, sono rimasto sono rimasto
forse un po’ bambino……. il fatto però, per certi versi mi piace.

domenica 2 dicembre 2012

Dune riflessi e fantasmi

dune riflessi e fantasmi copia 

Nelle mie braccia tutta nuda

Nelle mie braccia tutta nuda
la città la sera e tu
il tuo chiarore l’odore dei tuoi capelli
si riflettono sul mio viso.
Di chi è questo cuore che batte
più forte delle voci e dell’ansito?
è tuo è della città è della notte
o forse è il mio cuore che batte forte?
Dove finisce la notte
dove comincia la città?
dove finisce la città dove cominci tu?
dove comincio e finisco io stesso?

sabato 1 dicembre 2012

Anima mia

stella infuocata 

Anima mia

Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà
anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.

Arrivederci fratello mare

vinile lucido 40x40

Arrivederci fratello mare


Ed ecco ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare
mi porto un po' della tua ghiaia
un po' del tuo sale azzurro
un po' della tua infinità
e un pochino della tua luce
e della tua infelicità.
Ci hai saputo dir molte cose
sul tuo destino di mare
eccoci con un po' più di speranza
eccoci con un po' più di saggezza
e ce ne andiamo come siamo venuti
arrivederci fratello mare.