Attimi di Ghiaccio

La vita di ognuno è fatta di tanti attimi, la mia è fatta di attimi per la maggior parte vissuti nel ghiaccio, sia nella forma metaforica che in quella del tutto reale. Abituato quindi al freddo dentro e fuori, ho voluto rappresentare l'attimo regalando uno scatto fotografico al mio ambiente naturale: il ghiaccio. Ho voluto regalargli il calore del colore e la fantasia delle immagini celate, che si possono scoprire al suo interno. Ho voluto rendere accoglienti anche a me stesso ed al mio cuore i miei "Attimi di ghiaccio".

venerdì 28 settembre 2012

Pensiero

Pensieri

Notte
buio intorno all'anima,
silenzio nel cuore
non un battito
non un emozione
non una lacrima.
Freddo,
ghiaccio intorno a me
pillole silenziose
amiche dell'ultimo
istante coscente

mercoledì 12 settembre 2012

Basta Violenza

ferite blog

“Donna Oggi Arenzano” tratta tutti i problemi della donna…oggi e spazia
dal lavoro, la salute, la prevenzione, la famiglia, i bambini ed anche la
violenza. Insieme a loro sto organizzando una mostra di fotografia e
pittura, ma anche scultura ed altre arti visive con il tema “Donna Oggi”
Io ho trattato il tema della violenza sulla donna che rappresenterò con
questa fotografia…….un po’ cruda forse un po’ troppo violenta ma credo
che rappresenti bene i vari sentire. Spero che mi aiutiate mandandomi
le vostre opere. La mostra si terrà ad Arenzano a fine ottobre e l’incasso
10 euro ad opera aiuterà “Donna Oggi Arenzano”

lunedì 10 settembre 2012

No man land

......molto di più
di una semplice amicizia
......un amore,
forse non un vero amore
ma la solitudine
non esiste più in
questo piccolo universo
dove non c'è niente
ma non manca nulla.

venerdì 7 settembre 2012

La prima mareggiata di fine estate

Prima mareggiata d'autunno

......piove sulla
prima mareggiata
di fine estate,
schizzi di spuma
e acqua piovana
mi bagnano ed i
miei occhiali
appannati, sfumano
i colori ed i grigi
fuori e dentro di me.
Da solo, davanti
al mare guardo
lontano e sogno.

Una rosa di ghiaccio

rosa di ghiaccio

A nessuno frega niente

Mesi di lavoro, notti in bianco, fredde notti lontane da lei, ma ora sono qui e mancano 5 minuti poi finalmente sarà finita, forse per sempre, lui è la che ci aspetta non sarà facile stanarlo ma so di essere pronto. Mi hanno insegnato che è giusto. Io sono qui per la legge, per una bandiera, ma la verità è che sono qui perché questo che ho scelto è un lavoro sicuro, nessuno ti licenzia, ne ti toglie lo stipendio, almeno fino a quando non ti ammazzano, ho moglie e un figlio che credono in me e se un giorno…beh ci sarà una pensione da eroe. Intorno a me sento l’odore dei campi umidi della pioggia caduta nella notte ed il rumore della risacca, il mare è a pochi passi da noi. Penso a lei sorrido e le mando un bacio con il vento caldo di scirocco. Cosa sto facendo? ho addosso un’angoscia soffocante forse dovrò ammazzare quell’uomo, che importa quello che ha fatto, se ha ucciso e forse è pronto ad uccidere anche me, è il destino che mi sta mettendo alla prova, una prova che aspettavo da anni, da quando sono entrato nella squadra speciale, un destino che mi sta mettendo davanti proprio mio fratello. Mi ripeto che conosco la differenza tra il bene ed il male, tra il bianco ed il nero e che proprio lui con i suoi crimini me l’ha insegnata. Ho tanta paura, perché mi sento straniero in questa terra abituata ad accettare ogni sopruso, ad abbassare la testa, e pagare il prezzo di una vita tranquilla nascondendosi sotto la sabbia, ho paura di uccidere mio fratello, ho paura di affrontare il dolore di mia madre. Un minuto ancora, i compagni si avvicinano a me, al riparo dietro l’auto. Lei ed il bambino a quest’ora forse sono a casa davanti al televisore o forse stanno pregando perché anche oggi tutto vada bene e stasera possano buttarmi ancora le braccia al collo. Un sibilo, un’esplosione fortissima scuote l’aria intorno a me, volano sassi, asfalto e pezzi di lamiera nel cielo rosso di fuoco, il dolore mi straccia le carni ma poi passa e non sento più nulla, solo tanto freddo ed il sole è così lontano, troppo lontano perché mi possa a scaldare, la vita comincia a passarmi davanti come in un film, me lo avevano raccontato, ora so che è vero. Intorno a me solo odore di carne bruciata e sangue ma nella confusione sento qualcuno che mi stringe la mano e mi dice qualcosa che non riesco a capire, parole perse nel vento alle quali non posso rispondere. E’ lui, mio fratello, chino su di me con gli occhi bagnati di lacrime come se implorasse il mio perdono, sarà lui ora ad affrontare nostra madre. Il futuro all’improvviso si allontana da me sbiadisce, sfuma ed io mi rendo conto che è solo una chimera. Ora tutto diventa buio, ancora un pensiero per loro, l’ultimo è per mia madre. Dai polmoni un filo d’aria porta con sè la mia vita. Che senso ha morire per niente, solo per una legge, per una giustizia della quale a nessuno frega niente.

giovedì 6 settembre 2012

Vetri e vetrini

Vetrini colorati

Per noi
ragazzi fortunati,
erano brillanti, smeraldi,
zaffiri e rubini,
erano solo vetrini.
Bottiglie rotte,
cocci riportati
dal mare che
accendevano
la nostra fantasia.
Li raccoglievamo
come pietre preziose,
come tesori
in magici forzieri
e scatole di latta.
Erano solo vetrini
colorati raccolti
per esser donati
al nostro primo
amore di ragazzi
fortunati.

mercoledì 5 settembre 2012

Per una Bandiera

flag1

Per una bandiera

Perchè ci credi
perchè per te ha un valore
perchè per te è famiglia
perchè non c'è solo il calcio
perchè ti alzi all'inno
perchè ami i sui colori
perchè difendi i tui ideali
perchè difendi la tua patria
perchè capita di morire
perchè a tanti non frega niente

Gli Argonauti

sotto il mare

La foto centra poco con la fiaba che vado a raccontare se non fosse perchè
comunque si parla di mare.

GLI ARGONAUTI

La notte piano, piano stava lasciando spazio al sole che sorgeva da un mare, piatto come una tavola , promessa di una giornata limpida e tersa. Il mare era di mille tonalità di blu ed accarezzava le nere rocce vulcaniche che si ergevano ad invalicabile baluardo in difesa di Patellandia, chiudendo l'accesso alla laguna che era poi tutto l’universo del piccolo regno. A quei tempi era in corso una cruenta guerra tra i mitili stanziali e gli Argonauti*, i brutali e puzzolenti pirati della Flotta Errante. Gli argonauti erano tristemente famosi per il terrore che seminavano con le loro incursioni. In estate con il caldo ammorbavano l’aria dei territori che intendevano assalire con venefici effluvi che narcotizzavano sia i poveri abitanti della zona che tutti i mitili guerrieri annullando così ogni difesa, poi in un orrido pasto si nutrivano delle loro vittime. Proprio per questo motivo alle giovani ed inesperte cozze era proibito avventurarsi da sole in superficie dove viceversa, tempo addietro, erano avvezze salire, fin dalle prime tiepide giornate primaverili, per giocare con le amiche patelle figlie, nipoti e parenti del vecchio Re Tello 7°. Re Tello regnava da tanti anni inamovibile faro di saggezza dalla sua rocca nel centro della laguna e da li impartiva ordini al suo piccolo ed efficiente esercito di mitili non che a tutto un reame che l’adorava. Tilla una giovane cozza dagli occhi blu, ribelle ed avventuriera era la sua nipote preferita figlia di sua cugina la principessa Licchia dell’antico casato dei Cannolicchi oggi quasi estinto. Quel mattino la giovane Tilla coperta dalle ultime ombre riuscì, ingannando come al solito ogni sorveglianza, a fuggire verso la superficie per incontrare Lillo un patellone forte e bello per il quale aveva da tempo perso la testa, lui arruolato nell’esercito reale, aveva giusto il compito di sorvegliare i transiti verso la superficie così certo, per lui , non era un problema il rilascio di un nullaosta per Tilla. I due giovani innamorati sottraevano spesso tempo ai propri doveri per andare ad amoreggiare sugli scogli esterni alla laguna la dove le onde si infrangevano cullandoli dolcemente. Sul più bello tra un bacio e l’altro i due si accorsero dell’apparire all'orizzonte di centinaia di vele lontane, una vera flotta che non poteva trattarsi d’altro che della terribile Flotta Errante la quale sospinta dalla leggera brezza del mattino e da potenti colpi di remi avanzava minacciosa verso le rocce di Patellandia. Tilla e Lillo allora al grido di “allarme, allarme gli argonauti” svegliarono il popolo del regno a quell’ora ancora addormentato ed avvisarono l’esercito dell’imminente pericolo. In un attimo tutte le cozze guerriere della laguna sotto il diretto comando di Re Tello si radunarono di fronte all’ingresso del regno. Con coordinati e potenti colpi di valva e ritmati dalla voce stessa del Re, crearono una gigantesca onda anomala che si abbatté con terrificante violenza sulla flotta assalitrice. Gli Argonauti per salvarsi furono obbligati a chiudere le vele, ritirare i remi e lasciarsi affondare nelle profondità marine dove catturati dalle correnti e dalla risacca vennero respinti lontano dalle coste, in mare aperto . Così il regno di Patellandia fu salvato dall’invasione nemica e Tilla e Lillo, dopo una giusta e severa ramanzina da parte di un orgoglioso Re Tello, vissero la loro giornata da eroi.

*L'argonauta è una conchiglia che ha 6 tentoni 4 li usa come remi e 2 palmati li erige come vela e quando il mare è calmo navigano in flotta

lunedì 3 settembre 2012

Incazzati, mazziati, sbattuti, congelati

angry birds

Dedicato a tutti noi Italiani innamorati pazzi di Mario Monti che ci
ha sbattuto rivoltato fatto incazzere e congelato tutto. Grazie

                                                   Uccellini incazzati

domenica 2 settembre 2012

Tramontana

Fine di una estate

La prima tramontana d’autunno porta via
con se l’estate. Gli ombrelloni smontati
accatastati sulla spiaggia,
le ragazze che  risalgono
l’autostrada e tornano alle loro città, 
le discoteche tacciono nel buio.
I vecchi con i loro nipotini
riprendo possesso del paese
e della passeggiata lungomare
si accendono i  primi caloriferi.
Ieri è partita anche lei !
Chissà se tornerà.
E’ finita un'estate ancora !