Attimi di Ghiaccio

La vita di ognuno è fatta di tanti attimi, la mia è fatta di attimi per la maggior parte vissuti nel ghiaccio, sia nella forma metaforica che in quella del tutto reale. Abituato quindi al freddo dentro e fuori, ho voluto rappresentare l'attimo regalando uno scatto fotografico al mio ambiente naturale: il ghiaccio. Ho voluto regalargli il calore del colore e la fantasia delle immagini celate, che si possono scoprire al suo interno. Ho voluto rendere accoglienti anche a me stesso ed al mio cuore i miei "Attimi di ghiaccio".

venerdì 7 settembre 2012

Una rosa di ghiaccio

rosa di ghiaccio

A nessuno frega niente

Mesi di lavoro, notti in bianco, fredde notti lontane da lei, ma ora sono qui e mancano 5 minuti poi finalmente sarà finita, forse per sempre, lui è la che ci aspetta non sarà facile stanarlo ma so di essere pronto. Mi hanno insegnato che è giusto. Io sono qui per la legge, per una bandiera, ma la verità è che sono qui perché questo che ho scelto è un lavoro sicuro, nessuno ti licenzia, ne ti toglie lo stipendio, almeno fino a quando non ti ammazzano, ho moglie e un figlio che credono in me e se un giorno…beh ci sarà una pensione da eroe. Intorno a me sento l’odore dei campi umidi della pioggia caduta nella notte ed il rumore della risacca, il mare è a pochi passi da noi. Penso a lei sorrido e le mando un bacio con il vento caldo di scirocco. Cosa sto facendo? ho addosso un’angoscia soffocante forse dovrò ammazzare quell’uomo, che importa quello che ha fatto, se ha ucciso e forse è pronto ad uccidere anche me, è il destino che mi sta mettendo alla prova, una prova che aspettavo da anni, da quando sono entrato nella squadra speciale, un destino che mi sta mettendo davanti proprio mio fratello. Mi ripeto che conosco la differenza tra il bene ed il male, tra il bianco ed il nero e che proprio lui con i suoi crimini me l’ha insegnata. Ho tanta paura, perché mi sento straniero in questa terra abituata ad accettare ogni sopruso, ad abbassare la testa, e pagare il prezzo di una vita tranquilla nascondendosi sotto la sabbia, ho paura di uccidere mio fratello, ho paura di affrontare il dolore di mia madre. Un minuto ancora, i compagni si avvicinano a me, al riparo dietro l’auto. Lei ed il bambino a quest’ora forse sono a casa davanti al televisore o forse stanno pregando perché anche oggi tutto vada bene e stasera possano buttarmi ancora le braccia al collo. Un sibilo, un’esplosione fortissima scuote l’aria intorno a me, volano sassi, asfalto e pezzi di lamiera nel cielo rosso di fuoco, il dolore mi straccia le carni ma poi passa e non sento più nulla, solo tanto freddo ed il sole è così lontano, troppo lontano perché mi possa a scaldare, la vita comincia a passarmi davanti come in un film, me lo avevano raccontato, ora so che è vero. Intorno a me solo odore di carne bruciata e sangue ma nella confusione sento qualcuno che mi stringe la mano e mi dice qualcosa che non riesco a capire, parole perse nel vento alle quali non posso rispondere. E’ lui, mio fratello, chino su di me con gli occhi bagnati di lacrime come se implorasse il mio perdono, sarà lui ora ad affrontare nostra madre. Il futuro all’improvviso si allontana da me sbiadisce, sfuma ed io mi rendo conto che è solo una chimera. Ora tutto diventa buio, ancora un pensiero per loro, l’ultimo è per mia madre. Dai polmoni un filo d’aria porta con sè la mia vita. Che senso ha morire per niente, solo per una legge, per una giustizia della quale a nessuno frega niente.

Nessun commento:

Posta un commento